ieri e oggi

[dafne]

Scusate per il titolo ma non ne trovavo uno più adatto..

Non sono ancora riuscita a ricapitolare davvero (ammesso e non concesso che abbia capito qual'è il meccanismo), oggi però mi sono ritrovata dentro a uno dei miei soliti meccanismi autolesionisti ed ero sconcertata per quanto la mia reazione fosse stata repentina e terribilmente intensa.
Stavo così male che per qualche minuto mi è persino mancato il fiato.
La mente invece di bloccarsi (grazie al cielo) ha messo vicine tutte le piccole esperienze, le piccolissime vittorie di questi mesi e in un modo un pò maccheronico sono riuscita a grandi linee a risalire a quella che molto probabilmente era stata la ferita che aveva originato tale paura scatenante.
Ero li che cercavo di non farmi travolgere dalle lacrime e dai crampi rivedendo mentalmente i fatti del passato, cercando di vederli meglio, con più distacco, con meno aspettative..non sò..continuavo a rigirare quel piccolo film e sentivo che neanche stavolta il sollievo arrivava, la "cosa" era ancora lì, qualche grammo in meno ma ancora lì.
Ora, ad un certo punto la Daf di oggi ha messo da parte per qualche nano secondo per davvero i sensi di colpa e i giudizi e ha guardato la Daf di allora. (o forse si è messa da parte e le ha lasciato lo spazio al centro del palcoscenico..)
Per un meccanismo che non si era mai riprodotto prima si è formata la consapevolezza che la Daf di allora, quella che era cascata "nell'errore" la prima volta non aveva alcuna possibilità di sapere che diamine stava combinando. In quel momento, in quella prima occasione NON POTEVA SAPERLO.
Razionalmente c'ero già arrivata, o meglio, avevo assorbito che non avrei potuto "sapere" cosa stavo combinando perchè stavo navigando in acque tempestose e sconosciute....con un salvagente
DOPO, un pochino di più ogni volta che ripetevo quell'errore ne diventavo un pochino più consapevole ( e li è probabilmente partita la condanna senza appello di me verso me )
Non è stato un ragionamento solo logico-razionale ma sono riiuscita a "sentirlo mio" a metabolizzarlo.
La daf del "primo errore" è stata assolta dal mio tribunale interno come innocente (incapace di intendere e di volere..ghghghgh..vabbè battutaccia)

Ora, è come se in qualche modo, pur rimanendo l'"adulta" di oggi fossi riuscita a rivivere la bimba di allora, a percepirne anche solo per uno sprazzo la profonda ignoranza (nel senso proprio del termine, ignorare, non conoscere) dei meccanismi in cui mi stavo ficcando.
Questo "lasciar fare" ha fatto uscire pensieri a tratti di allora che mi hanno svelato alcuni meccanismi che oggi non riuscivo a concepire come possibili..ma certo..oggi col famoso senno di poi non lo farei mai, ma è proprio il poi la chiave dell'arcano.

Il sollievo non è arrivato neanche stavolta, ma volevo sapere se mi sono messa sulla strada giusta, se questo "piede in due scarpe" può essere un metodo per ritornare su fatti rimossi o ritoccati perchè dolorosi.
Ma dolorosi allora per un motivo che è diverso da quello di adesso.
Mi avvicino almeno un pochino?

Avrei un'altra serie di domande ma mi fermo, lasciamo che sedimenti questo perintanto