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Vecchio 02-03-2009, 15.23.50   #1
griselda
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Esiste davvero una legge di attrazione?
Se esiste realmente potrebbe essere d'aiuto al perdono.
Come funziona?
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Vecchio 02-03-2009, 15.30.16   #2
Ray
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Non è che potresti spiegare meglio?
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Vecchio 02-03-2009, 15.44.29   #3
griselda
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Non è che potresti spiegare meglio?
Bhe si per quel poco che so e ho letto e non so neppure se così è se è vero o cosa per cui metto qui con il beneficio del dubbio.
Ho letto che tutto ciò che pensiamo attraiamo un po' come desiderio e paura che calamitano e attraggono.
Se temo, quindi ho paura e per questi motivi continuo a pensare con paura e timore a quelle cose con questi sentimenti ecco che carico il pensiero lo calamito e attrarrò proprio ciò di cui ho paura stessa cosa con il desiderio se continuo a pensare a desiderare una determinata cosa i miei pensieri saranno carichi di quel qualcosa che attrarrà nella mia vita proprio ciò che desidero.
Si capisce?

p.s. sempre se era questo ciò che mi chiedevi, mi sa che sono peggiorata con le parole mah
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Ultima modifica di griselda : 02-03-2009 alle ore 15.46.26. Motivo: aggiunto ps
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Vecchio 02-03-2009, 16.16.55   #4
dafne
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Aspetta, anche io sono un pò confusa in proposito (e che sorpresa ) è la "vecchia storia" del pensare positivo.
Mi ha sempre fatto un pò arrabbiare stà cosa perchè per quanto io possa pensare positivo poi la dea bendata si scosta e mi arriva diritta come un fuso la ssf..

Scherzi a parte sono sicura che ciò che pensiamo e come lo pensiamo influenzi la nostra vita, sono un pò meno sicura che dire "basta pensare diversamente" sia sufficiente. A volte nemmeno rendendosi conto di certi pensieri e cercando di cambiare le proprie azioni cambia qualcosa.
Non subito perlomeno.

Cerco di spiegarmi, per esistere il positivo ha bisogno del negativo, lo abbiamo letto spesso. Ora in ogni momento noi manifestiamo o uno o l'altro, al di là del "giusto" o meno di un comportamento siamo sempre ad esprimere un lato ...il famoso gioco degli opposti.

Entrambe queste facce però esistono e per esistere devono a loro volta convivere con azioni opposte al di fuori di noi altrimenti si annullerebbero, se io sono chioccia, ad esempio, cercherò di relazionarmi con chi ha bisogno di essere protetto, per fare un esempio. Allo stesso tempo però, a mio avviso, l'altra faccia, la bimba abbandonata, non può convivere con quella persona che la chioccia ha scelto perchè a caccia di qualcuno che le faccia da mamma...non so se mi spiego...per cui i nostri rapporti s'incasinano all'ennesima potenza perchè ogni lato di queste personalità, non essendo integrato in noi stessi va "a caccia" del suo opposto, per cui alla fine anche chi è carnefice può capitare che in altre relazioni di altra natura sia la vittima.

Questo complica di molto il "pensiero positivo" (ad esempio) perchè stà di fatto che ogni azione che decidiamo di compiere, finchè non cominciamo a conoscerci un pò, scontenta di fatto una parte e ci mette in conflitto in noi stessi generando all'interno quel pensiero negativo che poi alla fine neanche riusciamo a vedere.

Mio figlio l'altro giorno ha fatto da mediatore tra le mie perenni parti in battaglia, si sono incontrate e annullate per un momento (lo shock l'ho avuto io più che lui mi sà) in quel momento forse se avessi espresso un desiderio si sarebbe avverato ma a saperlo..si riesce sempre dopo..

Non so se era questo che intendevi e non sono neanche sicura di aver detto qualcosa di intelligente ma almeno ci proviamo a capirci qualcosa di questa matassona che siamo
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Vecchio 02-03-2009, 16.32.05   #5
griselda
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Aspetta, anche io sono un pò confusa in proposito (e che sorpresa ) è la "vecchia storia" del pensare positivo.
Mi ha sempre fatto un pò arrabbiare stà cosa perchè per quanto io possa pensare positivo poi la dea bendata si scosta e mi arriva diritta come un fuso la ssf..

Scherzi a parte sono sicura che ciò che pensiamo e come lo pensiamo influenzi la nostra vita, sono un pò meno sicura che dire "basta pensare diversamente" sia sufficiente. A volte nemmeno rendendosi conto di certi pensieri e cercando di cambiare le proprie azioni cambia qualcosa.
Non subito perlomeno.

Cerco di spiegarmi, per esistere il positivo ha bisogno del negativo, lo abbiamo letto spesso. Ora in ogni momento noi manifestiamo o uno o l'altro, al di là del "giusto" o meno di un comportamento siamo sempre ad esprimere un lato ...il famoso gioco degli opposti.

Entrambe queste facce però esistono e per esistere devono a loro volta convivere con azioni opposte al di fuori di noi altrimenti si annullerebbero, se io sono chioccia, ad esempio, cercherò di relazionarmi con chi ha bisogno di essere protetto, per fare un esempio. Allo stesso tempo però, a mio avviso, l'altra faccia, la bimba abbandonata, non può convivere con quella persona che la chioccia ha scelto perchè a caccia di qualcuno che le faccia da mamma...non so se mi spiego...per cui i nostri rapporti s'incasinano all'ennesima potenza perchè ogni lato di queste personalità, non essendo integrato in noi stessi va "a caccia" del suo opposto, per cui alla fine anche chi è carnefice può capitare che in altre relazioni di altra natura sia la vittima.

Questo complica di molto il "pensiero positivo" (ad esempio) perchè stà di fatto che ogni azione che decidiamo di compiere, finchè non cominciamo a conoscerci un pò, scontenta di fatto una parte e ci mette in conflitto in noi stessi generando all'interno quel pensiero negativo che poi alla fine neanche riusciamo a vedere.

Mio figlio l'altro giorno ha fatto da mediatore tra le mie perenni parti in battaglia, si sono incontrate e annullate per un momento (lo shock l'ho avuto io più che lui mi sà) in quel momento forse se avessi espresso un desiderio si sarebbe avverato ma a saperlo..si riesce sempre dopo..

Non so se era questo che intendevi e non sono neanche sicura di aver detto qualcosa di intelligente ma almeno ci proviamo a capirci qualcosa di questa matassona che siamo
No Daf non intendevo parlare del pensiero positivo, perchè è il sentire più determinante del voler pensare e basta se contasse più la mente che il cuore sarei a cavallo.
Vorrei scandagliare questa cosa che sento avere al suo interno qualcosa di vero che non riesco però ad individuare bene causa mente limitata mi ci vorrebbe quella di Nike
Ma mi serve per dare una spiegazione a qualcosa del mio passato che altrimenti non saprei come spiegarmi e poter trovare anche il perdono, insomma un po' complicato come me.
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Vecchio 02-03-2009, 18.54.32   #6
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Bhe si per quel poco che so e ho letto e non so neppure se così è se è vero o cosa per cui metto qui con il beneficio del dubbio.
Ho letto che tutto ciò che pensiamo attraiamo un po' come desiderio e paura che calamitano e attraggono.
Se temo, quindi ho paura e per questi motivi continuo a pensare con paura e timore a quelle cose con questi sentimenti ecco che carico il pensiero lo calamito e attrarrò proprio ciò di cui ho paura stessa cosa con il desiderio se continuo a pensare a desiderare una determinata cosa i miei pensieri saranno carichi di quel qualcosa che attrarrà nella mia vita proprio ciò che desidero.
Si capisce?

p.s. sempre se era questo ciò che mi chiedevi, mi sa che sono peggiorata con le parole mah
Mah, invece ancche a me come Daf sta roba sembra la base del pensiero positivo: se attraiamo tutto quel che pensiamo allora basta pensare cose belle ed eccole.

Attraiamo quel che pensiamo e desideriamo? Certo, nella misura in cui siamo in grado di pensare e desiderare.

Ha ragione Daf quando parla di opposti. Metti che io desidero una pizza. Penso pizza. Attiro pizza. Mettiamo che per farla arrivare devo pensarla/desiderarla 150 e ovviamente non lo so. Ma ci penso/desidero intensamente per due minuti e ottengo 0,2 (mi manca 149,8). Il fatto è che dopo quei due minuti mi dimentico perchè vengo attratto dalla vetrina e mi perdo quel 0,2 e via così.

Ovviamente ho detto pizza ed è una scemenza... ma se per pizza serve 150 per perdono serve 150000. E se son capace di pensare/desiderare 150000 allora so anche perdonare.

Chissà come mai si impara prima le cose "difficili" come perdonare, accettarsi, integrare le parti oscure eccetera e solo dopo le cose "facili" come la Magia...
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Vecchio 02-03-2009, 19.24.44   #7
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Mah, invece ancche a me come Daf sta roba sembra la base del pensiero positivo: se attraiamo tutto quel che pensiamo allora basta pensare cose belle ed eccole.

Attraiamo quel che pensiamo e desideriamo? Certo, nella misura in cui siamo in grado di pensare e desiderare.

Ha ragione Daf quando parla di opposti. Metti che io desidero una pizza. Penso pizza. Attiro pizza. Mettiamo che per farla arrivare devo pensarla/desiderarla 150 e ovviamente non lo so. Ma ci penso/desidero intensamente per due minuti e ottengo 0,2 (mi manca 149,8). Il fatto è che dopo quei due minuti mi dimentico perchè vengo attratto dalla vetrina e mi perdo quel 0,2 e via così.

Ovviamente ho detto pizza ed è una scemenza... ma se per pizza serve 150 per perdono serve 150000. E se son capace di pensare/desiderare 150000 allora so anche perdonare.

Chissà come mai si impara prima le cose "difficili" come perdonare, accettarsi, integrare le parti oscure eccetera e solo dopo le cose "facili" come la Magia...
Ultimamente mi sa che oltre a non capirmi più da sola non riesco neppure ad esprimermi, mi dispiace.
Non era quello che volevo dire non era relativo al perdono in questi termini sarebbe banale ed infantile.
Poi non era legato al pensiero come ho cercato di sottolineare ma al sentire, ma probabilmente non potendone parlare apertamente non dovevo aprire il 3d.
Mea culpa.
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Vecchio 02-03-2009, 19.42.37   #8
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Non è la stessa cosa del pensiero positivo, quest'ultimo nelle intenzioni dovrebbe essere consapevole o quanto meno cosciente anche se poi...., Grii intende che se siamo fatti in un certo modo (quindi anche il pensiero che ci forma, non il pensiero in se) questo modo in cui siamo fatti attirerà alcune cose piuttosto che altre.
Indi potrebbe anche essere inconsapevole...
Quindi alla domanda rispondo: "si, può valere anche per il perdono".

Per adesso non ho tempo a sufficienza (in questo momento) per espandere, ma suppongo che ora anche altri possano portare avanti il discorso.

Ultima modifica di Uno : 02-03-2009 alle ore 19.43.25. Motivo: aggiunta
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Vecchio 02-03-2009, 20.12.48   #9
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Non è la stessa cosa del pensiero positivo, quest'ultimo nelle intenzioni dovrebbe essere consapevole o quanto meno cosciente anche se poi...., Grii intende che se siamo fatti in un certo modo (quindi anche il pensiero che ci forma, non il pensiero in se) questo modo in cui siamo fatti attirerà alcune cose piuttosto che altre.
Indi potrebbe anche essere inconsapevole...
Quindi alla domanda rispondo: "si, può valere anche per il perdono".

Per adesso non ho tempo a sufficienza (in questo momento) per espandere, ma suppongo che ora anche altri possano portare avanti il discorso.
Grazie Uno... anche per ricordarmi cosa è davvero importante nella vita, e putroppo con questo sonno facile a scordarsi.
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Vecchio 03-03-2009, 01.03.50   #10
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Non è la stessa cosa del pensiero positivo, quest'ultimo nelle intenzioni dovrebbe essere consapevole o quanto meno cosciente anche se poi...., Grii intende che se siamo fatti in un certo modo (quindi anche il pensiero che ci forma, non il pensiero in se) questo modo in cui siamo fatti attirerà alcune cose piuttosto che altre.
Indi potrebbe anche essere inconsapevole...
Quindi alla domanda rispondo: "si, può valere anche per il perdono".

Per adesso non ho tempo a sufficienza (in questo momento) per espandere, ma suppongo che ora anche altri possano portare avanti il discorso.


Beh ma lo abbiamo scritto dappertutto che per struttura psicofisicaemozionale siamo portati più verso certi atteggiamneti che verso altri, verso certe esperienze, motivo per cui i genitori (ma solo perchè ne stiamo parlando molto) vanno perdonati a prescindere per come hanno agito in quanto han fatto ciò che potevano come potevano (i se e i ma non servono alla fine)

Il pensiero positivo che ho citato era solo un esempio, forse avrei dovuto scrivere che qualcuno è più predisposto di un altro a perseguirlo?

Non so credo che attirare ciò che ci sia più simile è vero ma dipenda anche molto da quanto io e il mio modo di pensare, e insieme quello di sentire, siamo cambiati, insomma, la stessa predisposizione con cui sono nata può variare col lavoro..mi auguro almeno perchè se così non fosse ha davvero ragione Nike e stiamo a disquisire di aria fritta cercando altra aria fritta.....
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Vecchio 03-03-2009, 10.30.21   #11
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Beh ma lo abbiamo scritto dappertutto che per struttura psicofisicaemozionale siamo portati più verso certi atteggiamneti che verso altri, verso certe esperienze, motivo per cui i genitori (ma solo perchè ne stiamo parlando molto) vanno perdonati a prescindere per come hanno agito in quanto han fatto ciò che potevano come potevano (i se e i ma non servono alla fine)


Io direi che andrebbero perdonati a prescindere, il perdono non dovrebbe essere condizionato da niente, se c'è una qualsiasi condizione vuol dire che non c'è ancora la possibilità del perdono
Quote:


Il pensiero positivo che ho citato era solo un esempio, forse avrei dovuto scrivere che qualcuno è più predisposto di un altro a perseguirlo?

Non so credo che attirare ciò che ci sia più simile è vero ma dipenda anche molto da quanto io e il mio modo di pensare, e insieme quello di sentire, siamo cambiati, insomma, la stessa predisposizione con cui sono nata può variare col lavoro..mi auguro almeno perchè se così non fosse ha davvero ragione Nike e stiamo a disquisire di aria fritta cercando altra aria fritta.....
Ricordi i problemi delle medie sul peso netto, lordo e la tara?

La tara è, in parole povere per chi non ricorda, il peso dell'involucro prima di metterci dentro qualcosa, può essere una scatola, una carta (nel prosciutto) o che altro.
Il peso netto e lordo si sa....
La nostra costituzione psico-fisica-energetica è il peso lordo, cioè la somma della tara, ciò che siamo alla nascita e ciò che abbiamo di innato, e del peso netto, cioè ciò che metabolizziamo durante la vita.

Questo per dire che spesso quando si parla di costituzione la si immagina come qualcosa che già c'è, questo è corretto, ed immutabile e questo non è corretto, la nostra costituzione è qualcosa che teoricamente può mutare continuamente, anche se spesso intorno ai 30 anni al massimo viene cristallizzata e non più toccata.
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Vecchio 03-03-2009, 13.05.33   #12
dafne
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Così mi è piò chiaro, ti ringrazio.
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Vecchio 17-09-2011, 13.31.31   #13
Astral
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Grazie Gris, riprendiamo da qui allora...
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