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Vecchio 27-03-2009, 01.06.17   #1
filoumenanike
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Predefinito spostamento mucche malate

ho visto al telegiornale un episodio raccapricciante, delle povere mucche spremute fino all'inverosimile per 4 anni al punto da non reggersi più in piedi, vengono violentemente trasportate con dei pulmini e trattate come cose, senza badare minimamente alla loro sofferenza, trascinate con catene, maltrattate, sollevate con le benne(?) per andare a morire nel macello... sono anni che penso di dover rinunciare alla carne, ne ho diminuito tantissimo l'uso sconsiderato, ma non sono vegetariana, eppure mi fa tanto male pensare che per nutrirci si debbano trattare degli esseri viventi in tale maniera è crudele e insensato
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Vecchio 27-03-2009, 10.46.29   #2
griselda
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ho visto al telegiornale un episodio raccapricciante, delle povere mucche spremute fino all'inverosimile per 4 anni al punto da non reggersi più in piedi, vengono violentemente trasportate con dei pulmini e trattate come cose, senza badare minimamente alla loro sofferenza, trascinate con catene, maltrattate, sollevate con le benne(?) per andare a morire nel macello... sono anni che penso di dover rinunciare alla carne, ne ho diminuito tantissimo l'uso sconsiderato, ma non sono vegetariana, eppure mi fa tanto male pensare che per nutrirci si debbano trattare degli esseri viventi in tale maniera è crudele e insensato
Hai ragione, nessun rispetto, nessuna riconoscenza per chi ha dovuto dare la sua vita per la nostra.
Ho pensato anche io tante volte ed ho diminuito sino poi però ad avere dei problemi. Bisogna fare con calma perchè eliminare tutto subito non va bene almeno non tutti lo sopportano.
Però se pensiamo a come vengono allevati gli animali, a come vengono trattati quando non sono più in grado di dare, e come vengono uccisi senza dignità ne riconoscenza beh se ci sono delle bestie, quelle siamo noi però.
Sarò infantile ma ogni volta che mangio la carne cerco con il cuore di ringraziare chi me l'ha donata.
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Vecchio 27-03-2009, 16.44.41   #3
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Hai ragione, nessun rispetto, nessuna riconoscenza per chi ha dovuto dare la sua vita per la nostra.
Ho pensato anche io tante volte ed ho diminuito sino poi però ad avere dei problemi. Bisogna fare con calma perchè eliminare tutto subito non va bene almeno non tutti lo sopportano.
Però se pensiamo a come vengono allevati gli animali, a come vengono trattati quando non sono più in grado di dare, e come vengono uccisi senza dignità ne riconoscenza beh se ci sono delle bestie, quelle siamo noi però.
Sarò infantile ma ogni volta che mangio la carne cerco con il cuore di ringraziare chi me l'ha donata.
non è affatto infantile gris, ringraziare chi viene sacrificato per noi l'indecenza consiste nell'aver trasformato gli allevamenti in industrie terribili dove gli animali vengono trattati come cose, come acciaio o marmo o legname swnza più il rispetto per la vita, in tutte le sue forme
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Vecchio 27-03-2009, 19.06.53   #4
Sole
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Sarebbe bello poter acquistare la carne direttamente dal contadino, in molti paesi nordici dove hanno le montagne e gli allevatori lasciano al pascolo il bestiame è anche possibile, forse anche in alcuni punti in Italia , ma quello che compriamo al super purtroppo è tutto di quel macello che descrivi sopra.
Io credo che non è tanto da pensare a come li trattano, che è assolutamente indecoroso e anche malaticcio, ma piuttosto perchè l'industria sempre di più tenta con tutti i mezzi possibili di eliminare il piccolo produttore non solo di bestiame ma anche di latte, di carciofi, di pere ecc ecc

Se utopisiticamente potessimo pensare tutti di riferirci al nostro allevatore di fiducia e prendere la carne da lui, solo il fabbisogno necessario all'uomo che essendo onnivero ha bisogno degli elementi della carne, il problema non si porrebbe.

Implicitamente Filou fa notare come sia anche colpa nostra che abusiamo tantissimo, molto più del necessario, della carne. Questo anche per comodità di preparare una cena, due affettati, o una fettina di carne ai ferri e hai risolto.
Come si vede ogni cosa gira sempre intorno ai ritmi che ci impongono in questa società moderna.
Se noi ci riappropriassimo, sempre utopisticamente, di noi stessi e delle nostre necessità reali, probabile che ci ritroveremmo a cucinare zuppe di farro o di ceci e una volta a settimana un pollo. E non ci sarebbe nulla di male dal mio punto di vista, mangiare un pollo in questa maniera.

Gli indiani d'America ad sempio, consideravano i bufali animali da rispettare e mai uccidevano un bufalo bianco. Ma nel periodo in cui cacciavano per portare alle donne la carne da essiccare, cacciavano solo il necessario alla tribù. Ne usavano le pelli e la carne e penso anche le corna. Questo non sarebbe uccidere, l'abuso si lo è.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 27-03-2009, 19.46.05   #5
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sono convinta che se ciascuno si impegnasse, nel proprio piccolo, a cambiare le cose, il mondo potrebbe migliorare, nessuno ci impone ritmi selvaggi spesso siamo noi che vogliamo subire tali ritmi per non fermarci a pensare a riflettere, succubi di noi stessi!
ridurre la quantità della carne convinti della giustezza del rimedio ci porterebbe a stare meglio con noi stessi e a stare meglio in salute, indurrebbe inoltre le industrie a riconvertire il lavoro del bestiame sotto altre forme, vorrei che non fosse solo utopia! anche i cacciatori, che sembravano imbattibili, hanno adesso la vita più difficile proprio per tuttte le campagne contro sviluppatesi da tempo! mettiamoci insieme e facciamo veicolare l'idea di rispettare gli animali anche nel forum, poi le idee volano e se sono valide si posano e fanno radici!
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Vecchio 27-03-2009, 20.54.41   #6
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ridurre la quantità della carne convinti della giustezza del rimedio ci porterebbe a stare meglio con noi stessi e a stare meglio in salute, indurrebbe inoltre le industrie a riconvertire il lavoro del bestiame sotto altre forme, vorrei che non fosse solo utopia!
Son d'accordo che a cambiare dobbiamo sempre essere noi, ma non è così immediato il discorso delle industrie.
Vedi la questione delle quote latte, o delle coltivazioni dei contadini che diventano sempre più industriali e meno contadini. Tra un pò sarà illegale coltivarsi l'insalata nel giardino.
Qualcuno non meglio identificato vuole che le cose vadano così, non vuole l'uomo sano e volitivo e anche questo di usare gli animali è un mezz per allontanare l'uomo dalla visione di cosa mangia, lo allontana anche da altre questioni meno evidenti come l'approvigionamento delle merci dove, come e perchè.
Non è l'industria che se noi cambiamo cambia, ma è l'industria che continua a farci cambiare a seconda del mercato con mucche pazze e galline cinesi.
Purtroppo l'industria non è un organo passivo che non farebbe niente in proposito. Di fatti la prova sono le normative europee che altro non sono che un servile assecondare la distribuzione alimentare a favore di grandissime concetrazioni di pochi. Le arance buttate nel cestito per legge europea, i limoni, il latte che deve essere buttato.
Se non cominciamo a vedere questo intorno a noi, non possiamo cambiare perchè realmente non capiamo perchè.

Quindi va bene inizare da noi a consumare poca carne per la nostra salute ma anche cercare di prenderla da derivazione certa (moltissimo difficile) e poi sviluppare come dici tu un discorso sull'allevamento etico e anche la coltivazione... etica, non biologica.

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Vecchio 09-04-2009, 18.30.26   #7
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Son d'accordo che a cambiare dobbiamo sempre essere noi, ma non è così immediato il discorso delle industrie.
Vedi la questione delle quote latte, o delle coltivazioni dei contadini che diventano sempre più industriali e meno contadini. Tra un pò sarà illegale coltivarsi l'insalata nel giardino.
Qualcuno non meglio identificato vuole che le cose vadano così, non vuole l'uomo sano e volitivo e anche questo di usare gli animali è un mezz per allontanare l'uomo dalla visione di cosa mangia, lo allontana anche da altre questioni meno evidenti come l'approvigionamento delle merci dove, come e perchè.
Non è l'industria che se noi cambiamo cambia, ma è l'industria che continua a farci cambiare a seconda del mercato con mucche pazze e galline cinesi.
Purtroppo l'industria non è un organo passivo che non farebbe niente in proposito. Di fatti la prova sono le normative europee che altro non sono che un servile assecondare la distribuzione alimentare a favore di grandissime concetrazioni di pochi. Le arance buttate nel cestito per legge europea, i limoni, il latte che deve essere buttato.
Se non cominciamo a vedere questo intorno a noi, non possiamo cambiare perchè realmente non capiamo perchè.

Quindi va bene inizare da noi a consumare poca carne per la nostra salute ma anche cercare di prenderla da derivazione certa (moltissimo difficile) e poi sviluppare come dici tu un discorso sull'allevamento etico e anche la coltivazione... etica, non biologica.

Hai perfettamente ragione sulla volontà delle industrie di allontanarci da ciò che mangiamo, in effetti quando vedo la carne al supermercato non mi fa così impressione come quando vedo una mucca soffrire inutilmente o un agnello trattato malissimo

Adesso per Pasqua ci sarà la classica strage di agnelli ed anche io mi renderò colpevole, è una tradizione cui nessuno della mia famiglia saprebbe rinunciare

L'agnello ha poi implicanze religiose, motivazioni rituali, insomma una serie di giustificazioni per metterci in pace con noi stessi, io non so come sia per voi ma per me risulta sempre più difficile accettare di nutrirmi di carne eppure non ho la forza sufficiente per cambiare rotta...
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Vecchio 09-04-2009, 18.39.41   #8
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io non so come sia per voi ma per me risulta sempre più difficile accettare di nutrirmi di carne eppure non ho la forza sufficiente per cambiare rotta...
Io la mangio senza tanti sensi di colpa perchè la mia costituzione fisica la richiede, però non più di quello che è necessario.
Per Pasqua non so cosa c'è "nel menù", probabilmente un pasticcio che per me è più che sufficiente dato che mangio o il primo o il secondo.
Comunque se capita l'agnello, nella catena ecologica non è un dramma, è il sistema produttivo che hanno messo in piedi che sarebbe da combattere.
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Vecchio 09-04-2009, 18.52.00   #9
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Io la mangio senza tanti sensi di colpa perchè la mia costituzione fisica la richiede, però non più di quello che è necessario.
Per Pasqua non so cosa c'è "nel menù", probabilmente un pasticcio che per me è più che sufficiente dato che mangio o il primo o il secondo.
Comunque se capita l'agnello, nella catena ecologica non è un dramma, è il sistema produttivo che hanno messo in piedi che sarebbe da combattere.
Ho letto spesso che mangiare la carne influenzi negativamente la sfera spirituale dell'uomo, cerco di spiegarmi...fino a quando l'uomo mangia la carne la sua vita non raggiungerà mai la liberazione dal corpo e sarà costretto a rinascere... ora non so bene quale corrente di pensiero sia, tuttavia trovo che l'essere umano potrebbe vivere anche senza carne, quanto meno potrebbe ridurre il consumo al minimo

Di certo va combattuto il sistema produttivo che non ha più niente a che fare con la giusta ed equilibrata catena ecologica, il problema è come fare
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