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Vecchio 15-06-2009, 12.59.45   #1
Uno
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Predefinito Diritto di cronaca, fin dove arriva?

Ieri (o l'altro ieri) ho visto due tg (due tg diversi) ed entrambi parlando del delitto di quella studentessa (Meredith) straniera in Umbria hanno negli stralci video del processo fatto vedere una cosa che mi lascia alquanto perplesso.
Perplesso per la domanda posta da chi stava interrogando la ragazza americana (Amanda): "dopo quanto tempo ha avuto il primo rapporto sessuale con Raffaele Sollecito?
Ora io non sarò un genio di psichiatria criminale, ma che ci azzecca questa domanda con il delitto?
"Bella" anche la morbosità dei tg che hanno in diverse edizioni montato, centralmente nel servizio, la domanda e la risposta di Amanda: "il giorno stesso".

Oggi, sempre nella stessa vicenda, vedo un servizio in cui un giornalista legge la fotocopia di lettere che la stessa Amanda ha inviato a Raffaele.
Lettere in cui parlano della loro relazione e non del delitto. Ma non c'è nessuna privacy? Ok queste persone sono processate per un delitto, ma la cronaca non potrebbe/dovrebbe limitarsi ai fatti inerenti questo?
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Vecchio 15-06-2009, 14.37.36   #2
filoumenanike
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Ieri (o l'altro ieri) ho visto due tg (due tg diversi) ed entrambi parlando del delitto di quella studentessa (Meredith) straniera in Umbria hanno negli stralci video del processo fatto vedere una cosa che mi lascia alquanto perplesso.
Perplesso per la domanda posta da chi stava interrogando la ragazza americana (Amanda): "dopo quanto tempo ha avuto il primo rapporto sessuale con Raffaele Sollecito?
Ora io non sarò un genio di psichiatria criminale, ma che ci azzecca questa domanda con il delitto?
"Bella" anche la morbosità dei tg che hanno in diverse edizioni montato, centralmente nel servizio, la domanda e la risposta di Amanda: "il giorno stesso".

Oggi, sempre nella stessa vicenda, vedo un servizio in cui un giornalista legge la fotocopia di lettere che la stessa Amanda ha inviato a Raffaele.
Lettere in cui parlano della loro relazione e non del delitto. Ma non c'è nessuna privacy? Ok queste persone sono processate per un delitto, ma la cronaca non potrebbe/dovrebbe limitarsi ai fatti inerenti questo?
Secondo me nei processi la privacy non esiste, esistono le indagini per capire l'innocenza o la colpevolezza di chi è accusato, non sta certo a noi capire se le domande siano attinenti o no...
Disapprovo che i giornalisti di tutto quanto sarà stato detto o fatto hanno ritenuto utile,per loro ovviamente, mettere in rilievo le frasi più scottanti, quelle che spingono a comprare i giornali, a seguire le trasmissioni...etc. etc
tutto è spettacolo, tutto si banalizza, tutto è apparenza...
Amanda si veste da colleggiale, con il visetto pulito, ed essendo carina colpisce quella sua aria innocente da prima della classe, e su questo punteranno i suoi avvocati!

Ultima modifica di filoumenanike : 15-06-2009 alle ore 14.40.19.
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Vecchio 15-06-2009, 16.46.29   #3
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Secondo me nei processi la privacy non esiste, esistono le indagini per capire l'innocenza o la colpevolezza di chi è accusato, non sta certo a noi capire se le domande siano attinenti o no...
Su questo ci posso anche stare, anche se comunque (dal di fuori, ok) non riesco proprio a trovare un'attinenza con il processo... potrebbe essere una ninfomane e non essere l'assassina o essere una santarellina ed essere l'assassina.... comunque i pubblici ministeri sono loro e bisogna lasciare che facciano come credono opportuno, il problema (quello di cui parlavo nel 3d, se rileggi il titolo vedi il focus) è la stampa.

Le lettere che si sono scambiati i ragazzi sono prove?
Se si perchè il giornalista ne ha una fotocopia?
Se non sono prove peggio ancora.....

La privacy non esiste per gli organi deputati al giudizio, ma i giornalisti non dovrebbero possedere particolari intimi delle persone non inerenti alla cronaca. Prova a pensare se ti facessero una multa per divieto di sosta ed un giornalista mettesse sul giornale le foto dell'interno della tua casa (esempio eh... tanto per dire qualcosa di tuo che non c'entra nulla)
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Vecchio 15-06-2009, 17.56.36   #4
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Su questo ci posso anche stare, anche se comunque (dal di fuori, ok) non riesco proprio a trovare un'attinenza con il processo... potrebbe essere una ninfomane e non essere l'assassina o essere una santarellina ed essere l'assassina.... comunque i pubblici ministeri sono loro e bisogna lasciare che facciano come credono opportuno, il problema (quello di cui parlavo nel 3d, se rileggi il titolo vedi il focus) è la stampa.

Le lettere che si sono scambiati i ragazzi sono prove?
Se si perchè il giornalista ne ha una fotocopia?
Se non sono prove peggio ancora.....

La privacy non esiste per gli organi deputati al giudizio, ma i giornalisti non dovrebbero possedere particolari intimi delle persone non inerenti alla cronaca. Prova a pensare se ti facessero una multa per divieto di sosta ed un giornalista mettesse sul giornale le foto dell'interno della tua casa (esempio eh... tanto per dire qualcosa di tuo che non c'entra nulla)
Sono d'accordissimo che i giornalisti esagerano nel fare cronaca, tra l'altro credo che le prove non dovrebbero essere divulgate eppure più di una volta mi è capitato di assistere a trasmissioni che sembrano processi.
Per quanto riguarda la privacy so che i processi penali e civili sono pubblici, chiunque in teoria potrebbe assistere alle udienze a meno che il giudice non decida di farle a porte chiuse.
Quello che stupisce maggiormente è l'avidità con cui le persone seguono la cronaca nera e soprattutto i particolari più macabri o scabrosi e i giornalisti si adeguano a questo voyerismo senza alcuna etica o deontologia, malcostume veramente dilagante e siamo noi cittadini che spingiamo l'informazione verso tali criteri "scriteriati", mi dà l'impressione che anche le vicende più crude e drammatiche siano osservate alla stessa stregua del grande fratello!
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Vecchio 15-06-2009, 18.03.00   #5
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Non vorrei andare OT e nemmeno parlare di politica ( che poi non ne sono neppure capace) però ho sentito l'altro giorno un intervista al Premier che parlava di quello che hanno scritto di lui sui giornali, che screditando in quel modo lui, hanno fatto fare una gran brutta figura a tutto il paese e oltre tutto (questo lo dico io le sue preferenze sessuali sono affari suoi come lo sono di ognuno di noi) non attaccandolo sul suo operato.
Magari sbaglio e in caso accetto volentieri correzioni ma mi pare che non si possa considerare una persona una/un delinquente o disonesto perchè fa sesso magari con una persona appena conosciuta.

Per cui concordo con quanto detto da Uno.
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Vecchio 15-06-2009, 18.11.38   #6
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Non vorrei andare OT e nemmeno parlare di politica ( che poi non ne sono neppure capace) però ho sentito l'altro giorno un intervista al Premier che parlava di quello che hanno scritto di lui sui giornali, che screditando in quel modo lui, hanno fatto fare una gran brutta figura a tutto il paese e oltre tutto (questo lo dico io le sue preferenze sessuali sono affari suoi come lo sono di ognuno di noi) non attaccandolo sul suo operato.
Magari sbaglio e in caso accetto volentieri correzioni ma mi pare che non si possa considerare una persona una/un delinquente o disonesto perchè fa sesso magari con una persona appena conosciuta.

Per cui concordo con quanto detto da Uno.
Concordo anche io con quanto ha detto Uno, cosa c'entra il Premier?
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Vecchio 15-06-2009, 18.44.28   #7
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(questo lo dico io le sue preferenze sessuali sono affari suoi come lo sono di ognuno di noi)
Le sue preferenze ancora ancora, il suo comportamento però ci riguarda, dato che ci rappresenta... comunque questo discorso forse starebbe meglio come approfondimento in democrazia, nell'altra sezione.

In ogni caso, dato che si parla di cronaca e di privacy, forse è OT fino ad unn certo punto. Si deve estendere il discorso però a tutti i pubblici rappresentanti e non solo al premier o a chi di volta in volta occupa l'attenzione pubblica. Io ritengo che debba esserci una misura diversa per la privacy quando si tratta di persone che rivestono ruoli pubblici... ossia si deve guardare al ruolo, oltrechè alla persona. Chiaramente, dove porre questo limite è ancora più difficile come argomento di dove porlo in generale, per le persone "normali".

Forse il discorso si semplificherebbe se i mass media facessero vera cronaca. Che consiste nel riportare i fatti, in modo più neutro possibile, in modo che ognuno possa farsi un'idea con la sua propria testa.
Invece quel che vedo è un utilizzo dell'informazione mirata a far pensare come preferisce chi questa informazione la da... oppure a soddisfare alcuni pruriti del pubblico in modo da attirare la sua attenzione, che è un altro modo di indirizzare l'opinione. Insomma è esercizio di potere volto a rafforzare il potere stesso.
D'altra parte, nella stampa alternativa, si sente spesso dire che in Italia, quanto a qualità dell'informazione, siamo messi maluccio, tipo allo stesso livello del Burundi.

E' come se la cronaca fosse facoltativa... un corollario che ci può stare solo dopo e nella misura in cui sono soddisfatte le esigenze di chi manovra o cerca di manovrare.
Non vedo un giornalismo (poi c'è anche, ma di nicchia) che si ponga domande etiche del tipo: questo particolare aiuta il pubblico a farsi un'idea obiettiva della situazione che sto descrivendo? Vedo invece: questo particolare aiuta l'odience? Oppure: quali particolari sono utili a veicolare la mia idea e quali contrastano? E si risalta i primi per mettere in secondo piano i secondi. Detta grossomodo.
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Vecchio 15-06-2009, 19.02.06   #8
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In ogni caso, dato che si parla di cronaca e di privacy, forse è OT fino ad unn certo punto. Si deve estendere il discorso però a tutti i pubblici rappresentanti e non solo al premier o a chi di volta in volta occupa l'attenzione pubblica. Io ritengo che debba esserci una misura diversa per la privacy quando si tratta di persone che rivestono ruoli pubblici... ossia si deve guardare al ruolo, oltrechè alla persona. Chiaramente, dove porre questo limite è ancora più difficile come argomento di dove porlo in generale, per le persone "normali".
Il discorso non cambia, un politico gay potrebbe essere per molti non adatto, e per molti altri una bandiera, per me è una persona che può essere o non essere capace di governare, allo stesso modo che una ninfomane potrebbe non essere capace di far del male ad una mosca e viceversa.
Non è mai bene quando si sposta l'attenzione dal vero centro della questione. Se analizziamo a fondo la vita di ognuno di noi nessuno è esente da magagne, se le vogliamo cercare appositamente possiamo anche ingigantirle (come altre volte si fa finta di non vederle), bisogna vedere se queste però sono inerenti al succo della questione che affrontiamo.
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Vecchio 15-06-2009, 19.15.10   #9
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Il discorso non cambia, un politico gay potrebbe essere per molti non adatto, e per molti altri una bandiera, per me è una persona che può essere o non essere capace di governare, allo stesso modo che una ninfomane potrebbe non essere capace di far del male ad una mosca e viceversa.
Non è mai bene quando si sposta l'attenzione dal vero centro della questione. Se analizziamo a fondo la vita di ognuno di noi nessuno è esente da magagne, se le vogliamo cercare appositamente possiamo anche ingigantirle (come altre volte si fa finta di non vederle), bisogna vedere se queste però sono inerenti al succo della questione che affrontiamo.
Beh, ma quanto dici non è inconcilliabile con quanto dicevo io. Concordo pienamente sullo spostare l'attenzione dal vero nocciolo del problema, questo a parte di quel meccanismo manipolativo che descrivevo: il cercare di portare il pubblico a pensarla in un modo predeciso.
Questo non toglie però che si debbano usare due pesi e due misure per i personaggi pubblici. Certo che le magagne le hanno tutti e certamente che non si deve ingigantirle, semmai mostrarle per quelle che sono, ma io parlavo di comportamento. Se chi mi rappresenta, adotta un comportamento discutibile o addirittura scorretto nei confronti di chi ha vicino, beh vorrei saperlo. Vorrei specificare che non sto parlando dello specifico episodio cui faceva riferimento Gris, ma che sto facendo un discorso generale. Se esistesse un'informazione vera, non presupposta ad un'opinione ma che permette di farsene una, allora vorrei venire informato anche su certi fatti privati di alcuni cittadini, che per ruolo nei miei confronti non sono più cittadini come gli altri (ma hanno più doveri)... poi sarò io a stabilire se la magagna è accettabile o no, non mi va che lo faccia il giornalista per me. Certo che non deve neanche ingigantirmela, che sarebbe sempre farsi un'opinione al posto mio.
Poi quale dovrebbe essere l'esatta differenza tra privacy del cittadino e quella del cittadino pubblico non saprei dirti su due piedi, ma può divenire oggetto di discussione.
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Vecchio 15-06-2009, 23.31.04   #10
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Beh, ma quanto dici non è inconcilliabile con quanto dicevo io. Concordo pienamente sullo spostare l'attenzione dal vero nocciolo del problema, questo a parte di quel meccanismo manipolativo che descrivevo: il cercare di portare il pubblico a pensarla in un modo predeciso.
Questo non toglie però che si debbano usare due pesi e due misure per i personaggi pubblici. Certo che le magagne le hanno tutti e certamente che non si deve ingigantirle, semmai mostrarle per quelle che sono, ma io parlavo di comportamento. Se chi mi rappresenta, adotta un comportamento discutibile o addirittura scorretto nei confronti di chi ha vicino, beh vorrei saperlo. Vorrei specificare che non sto parlando dello specifico episodio cui faceva riferimento Gris, ma che sto facendo un discorso generale. Se esistesse un'informazione vera, non presupposta ad un'opinione ma che permette di farsene una, allora vorrei venire informato anche su certi fatti privati di alcuni cittadini, che per ruolo nei miei confronti non sono più cittadini come gli altri (ma hanno più doveri)... poi sarò io a stabilire se la magagna è accettabile o no, non mi va che lo faccia il giornalista per me. Certo che non deve neanche ingigantirmela, che sarebbe sempre farsi un'opinione al posto mio.
Poi quale dovrebbe essere l'esatta differenza tra privacy del cittadino e quella del cittadino pubblico non saprei dirti su due piedi, ma può divenire oggetto di discussione.
La privacy dovrebbe tutelare fatti della vita privata, intima, familiare di una persona, il problema di fondo è che spesso i politici usano la loro privacy per creare un personaggio mitico, affascinante, amato dal pubblico...poi quando si scoprono le magagne che noi tutti abbiamo, si grida alla privacy
Tutti hanno più o meno difeso la famiglia come istituzione, hanno detto che la famiglia è il fondamento su cui poggia la società e dunque va salvaguardata...poi scopriamo che i politici hanno i loro problemi come tutti e allora mi chiedo perchè si debba essere ipocriti e mistificatori, affrontiamo con coraggio il disfacimento del nucleo familiare inteso alla vecchia maniera e cerchiamo di soccorrere le famiglie allargate, senza tante sotterfugi mentali, solo per farsi accettare dalla chiesa e dai suoi votanti!
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Vecchio 16-06-2009, 17.24.39   #11
Sole
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Questo non toglie però che si debbano usare due pesi e due misure per i personaggi pubblici. Certo che le magagne le hanno tutti e certamente che non si deve ingigantirle, semmai mostrarle per quelle che sono, ma io parlavo di comportamento. Se chi mi rappresenta, adotta un comportamento discutibile o addirittura scorretto nei confronti di chi ha vicino, beh vorrei saperlo. Vorrei specificare che non sto parlando dello specifico episodio cui faceva riferimento Gris, ma che sto facendo un discorso generale. Se esistesse un'informazione vera, non presupposta ad un'opinione ma che permette di farsene una, allora vorrei venire informato anche su certi fatti privati di alcuni cittadini, che per ruolo nei miei confronti non sono più cittadini come gli altri (ma hanno più doveri)... poi sarò io a stabilire se la magagna è accettabile o no, non mi va che lo faccia il giornalista per me. Certo che non deve neanche ingigantirmela, che sarebbe sempre farsi un'opinione al posto mio.
Poi quale dovrebbe essere l'esatta differenza tra privacy del cittadino e quella del cittadino pubblico non saprei dirti su due piedi, ma può divenire oggetto di discussione.
Non credo che conoscere i fatti personali e la vita quotidiana di una persona mi renda più facile giudicarne l'etica.

Hitler era vegetariano, Roosevelt un alcolizzato e così milioni di loro.

Raccontare cosa ha fatto nel suo privato tiziofamoso significa automaticamente citare e mettere in mezzo persone che famose non sono, questo lo trovo ingiusto. Se si parla di malgestione e bilanci falsati (non sto facendo alcun riferimento a fatti a persone) allora la questione non è privata, i bilanci sono pubblici e anche le sentenze e i tribunali. Bisogna quindi ben distinguire.
I fatti privati non incidono sulla cosa pubblica, ma qualora lo facessero allora potrebbe essere utile. Ma generalizzare non credo serva.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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Vecchio 16-06-2009, 18.43.10   #12
Uno
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Il problema è che per la maggior parte della gente oggi pare facile (sembra..) giocare al gioco:" dimmi come mangi e ti dirò chi sei", "dimmi come cammini e ti dirò chi sei" etc... quando in realtà sono pochi coloro che sono in grado di fare questo gioco.

Ecco che chi ha vari interessi usa solleticare la massa con questi tipi di false conoscenze. Se ci pensiamo la cosa inizia dall'asilo (i genitori di Gigetto sono avvocato e medico, quindi stanno bene... bla bla bla) e ce la portiamo (nel senso che qualcuno ce la vuole imporre o che ci siamo dentro fino al collo) fino alla morte.

Non so se ricordate, ma con qualcuno ne parlammo tempo fa, forse in 3d.
Da dove nasce il bisogno del pettegolezzo, che sia della massaia, come nell'ufficio, nel condominio o dove altro?
Nasce dalla sensazione di potere che si ricerca sull'altro.

La cosa è bivalente, da una parte fa paura l'ignoto, ciò che non si conosce che sia un ambiente o una persona, dall'altra in fondo in fondo tutti sappiamo che la conoscenza è potere, di qualsiasi cosa, su qualsiasi cosa. Ma c'è conoscenza e conoscenza e si scambia il frivolo con l'interiore ed importante.

Ecco che allora l'extracomunitario fa paura solo perchè è extracomunitario e non se e quando delinque, anzi in quel caso paradosso assurdo si è convinti di averlo inquadrato e quindi ci si costringe ad essere buoni. Ormai si pensa di conoscerlo quindi non fa più paura a prescendere se commetterà altre infamie. Invece il povero cristo sconosciuto, magari che si fa i fatti suoi perchè riservato o a sua volta intimorito dall'ambiente nuovo va massacrato... ah l'umano...
Ho girato sull'extracomunitario giusto per fare un esempio e magari non impantanarmi troppo con la politica, ma il senso è uguale ovunque in tutti i settori.

La famosa propaganda è alla base di questo falso potere che crediamo di acquisire con fatti superficiali che ci danno in pasto. Siamo convinti di conoscere qualcuno sapendo che numero di scarpe ha o dove compra le cravatte.... e poi quando diamo un voto ci dimentichiamo di valutare ciò che uno fa o non fa, quando vediamo un processo spettacolo (tempo fa ho pensato che se facessero pagare un biglietto di qualche 100 euro, lo stato, o gli stessi tribunali, potrebbe tirare su qualcosa per finanziarsi) pronti a vedere se una ha la faccia da tr... scusate la crudezza o se Ginetto si gode la vita in una maniera che da fastidio solo perchè noi non facciamo altrettanto. Ecco su cosa basiamo il nostro giudizio, non sui fatti reali attinenti ciò che dovrebbe essere preso in considerazione.
Il giornale non vende più se apre argomenti che a loro volta potrebbero aprire le menti, il giornale vende se mette pettegolezzi o qualche seno in copertina

Non parliamo poi del pregiudizio che può derivare dall'età, dal sesso o da altro...
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Vecchio 16-06-2009, 18.49.21   #13
stefano
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completamente d'accordo.
ritengo il pettegolezzo assolutamente inutile nei termini e nei modi.
così come ritengo perfettamente inutile (perdita di tempo) altro
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Vecchio 16-06-2009, 19.25.04   #14
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Quando dicevo che da come la vedo io la privacy dovrebbe avere metri diversi per persone pubbliche e private non mi riferivo certo a pettegolezzi. Che la gente di essi si nutra e che con essi si eserciti un potere di controllo delle genti stesse, oltre ad ottenere maggiori vendite, non ci piove, ma avevo criticato già questo comportamento da parte della stampa e dei mass media in generale... aggiungo l'implicita critica a chi sta roba se la sbafa: è chiaro che se c'è offerta vuol dire che c'è richiesta.

Però ripeto, non mi riferivo a pettegolezzi. Che Hitler fosse vegetariano me ne frega pochissimo, che Roosvelt fosse alcolizzato invece fa testo eccome.
Ma faccio un altro esempio: uno dei dati maggiormente tutelati dalla privacy è la condizione di salute. Il datore di lavoro, esempio, non ha diritto di conoscere la diagnosi per la quale il lavoratore non può lavorare, ma solo che lo stesso è malato. Questa situazione, che trovo più che accettabile per il privato cittadino, a mio avviso dovrebbe essere diversa per quello pubblico. Non che voglio sapere se tale ministro ha le emorroidi, sarebbe pettegolezzo, ma se c'è una condizione particolare che potrebbe modificare sensibilmente il suo lavoro in qualche modo, questo aiuterebbe a farsi un'idea. Ovvio che se ha un incidente in macchina, si rompe un po' di ossa e sta via sei mesi lo si viene comunque a sapere ed il sistema è magari anche organizzato in modo da sostituirlo, ma ci possono essere altre situazioni delle quali forse sarebbe meglio che il cittadino venga informato. Quel che intendo dire è che la tutela della privacy a priori per certe cariche forse andrebbe ripensata.

Mi rendo conto che faccio un discorso un po' fastidioso, ma faccio un altro esempio col quale spiego anche perchè non sono d'accordo con Sole quando dice che non è giusto che in questo trattamento vengano coinvolti anche quelli che al personaggio pubblico stanno vicino. So di un assessore ai servizi sociali che ha un figlio portatore di handicap. Molti potrebbero ritenere che questo fatto renda l'assessore in questione ancor più capace di svolgere bene il suo lavoro in quanto ha una particolare conoscenza e sensibilità per la questione, ma molti potrebbero anche ritenere l'opposto, ossia che siccome è troppo coinvolto rischia di essere offuscato nei giudizi. Che sia l'una o che sia l'altra o che sia ancora diversa, certamente il fatto influisce sull'idea che mi posso fare della cosa e questo potrebbe influire sul voto che decido di dare.
Ovvio che mi si può dire che sapere di suo figlio non mi basta a sapere come lui a questa cosa reagisce, e c'è anche il rischio che io mi illuda di saperlo quando invece non lo so affatto, tuttavia è anche vero che il non saperlo per niente mi rende più difficile farmi un'idea reale della questione.

Non so ragazzi, questa cosa mi lascia interdetto e, come ho già detto, non saprei esattamente come metterla. E' per questo che ne parlo, anche per cercare di ragionarci meglio su e potrebbe pure darsi che cambio idea radicalmente. Per il momento però non ho sentito degli argomenti che mi portino ad equiparare, sia pure per la sola privacy, i cittadini privati da quelli che hanno pubbliche funzioni di una certa rilevanza.
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Vecchio 16-06-2009, 20.52.13   #15
griselda
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Quando dicevo che da come la vedo io la privacy dovrebbe avere metri diversi per persone pubbliche e private non mi riferivo certo a pettegolezzi. Che la gente di essi si nutra e che con essi si eserciti un potere di controllo delle genti stesse, oltre ad ottenere maggiori vendite, non ci piove, ma avevo criticato già questo comportamento da parte della stampa e dei mass media in generale... aggiungo l'implicita critica a chi sta roba se la sbafa: è chiaro che se c'è offerta vuol dire che c'è richiesta.

Però ripeto, non mi riferivo a pettegolezzi. Che Hitler fosse vegetariano me ne frega pochissimo, che Roosvelt fosse alcolizzato invece fa testo eccome.
Ma faccio un altro esempio: uno dei dati maggiormente tutelati dalla privacy è la condizione di salute. Il datore di lavoro, esempio, non ha diritto di conoscere la diagnosi per la quale il lavoratore non può lavorare, ma solo che lo stesso è malato. Questa situazione, che trovo più che accettabile per il privato cittadino, a mio avviso dovrebbe essere diversa per quello pubblico. Non che voglio sapere se tale ministro ha le emorroidi, sarebbe pettegolezzo, ma se c'è una condizione particolare che potrebbe modificare sensibilmente il suo lavoro in qualche modo, questo aiuterebbe a farsi un'idea. Ovvio che se ha un incidente in macchina, si rompe un po' di ossa e sta via sei mesi lo si viene comunque a sapere ed il sistema è magari anche organizzato in modo da sostituirlo, ma ci possono essere altre situazioni delle quali forse sarebbe meglio che il cittadino venga informato. Quel che intendo dire è che la tutela della privacy a priori per certe cariche forse andrebbe ripensata.

Mi rendo conto che faccio un discorso un po' fastidioso, ma faccio un altro esempio col quale spiego anche perchè non sono d'accordo con Sole quando dice che non è giusto che in questo trattamento vengano coinvolti anche quelli che al personaggio pubblico stanno vicino. So di un assessore ai servizi sociali che ha un figlio portatore di handicap. Molti potrebbero ritenere che questo fatto renda l'assessore in questione ancor più capace di svolgere bene il suo lavoro in quanto ha una particolare conoscenza e sensibilità per la questione, ma molti potrebbero anche ritenere l'opposto, ossia che siccome è troppo coinvolto rischia di essere offuscato nei giudizi. Che sia l'una o che sia l'altra o che sia ancora diversa, certamente il fatto influisce sull'idea che mi posso fare della cosa e questo potrebbe influire sul voto che decido di dare.
Ovvio che mi si può dire che sapere di suo figlio non mi basta a sapere come lui a questa cosa reagisce, e c'è anche il rischio che io mi illuda di saperlo quando invece non lo so affatto, tuttavia è anche vero che il non saperlo per niente mi rende più difficile farmi un'idea reale della questione.

Non so ragazzi, questa cosa mi lascia interdetto e, come ho già detto, non saprei esattamente come metterla. E' per questo che ne parlo, anche per cercare di ragionarci meglio su e potrebbe pure darsi che cambio idea radicalmente. Per il momento però non ho sentito degli argomenti che mi portino ad equiparare, sia pure per la sola privacy, i cittadini privati da quelli che hanno pubbliche funzioni di una certa rilevanza.
Se ho capito quello che vuoi dire, trovo giusto che la privacy (limitata al datore di lavoro ) non ci sia se fai un determinato lavoro con il pubblico relativo ad esempio a sostanze stupefacenti, perchè puoi ledere gli altri ed infatti ora le cose in merito sono cambiate è il bene maggiore, qui viene a mancare la privacy perchè potrebbero morire o farsi male delle persone a causa di qualcosa di personale. Ma se questo tizio non usa stupefacenti ma fa sesso "alternativo" durante la sua vita privata ma però è il più bravo e attento autista che si possa trovare a me cosa interessa la sua vita privata?

Purtroppo sarà solo quando lo vorrò, per i miei scopi personali, attaccare, allora andrò dove penso la gente abbia voglia di scoprire il marcio, anche se poi magari non c'è, o non ha a che vedere con il suo incarico, ma per via dell'invidia, sono disposte, chi ad attacare chi a crederlo, anzi forse non aspettano altro.

Inoltre tutti poi sono bravi a sparlare ma a muovere le mani bene, magari anche "sporcandosele", per il bene maggiore, è difficile.
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Non è da sottovalutare l'aspetto istrionico di certi politici che fanno di tutto per mettere in mostra se stessi e la loro vita privata...poi quando vengono colpiti da pettegolezzi allora gridano al diritto di privacy!
Bisognerebbe, inoltre, essere più coerenti tra quello che si predica e quello che si fà, solo da questo punto di vista mi interessa il privato di colui che voto.
Hitler e Roosvelt li ha giudicati la storia e se i cittadini di allora avessero avuto l'opportunità di conoscere le manie fobiche di Hitler forse non lo avrebbero tanto osannato!
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Vecchio 16-06-2009, 22.49.45   #17
Uno
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Altri politici invece tengono un finto basso profilo, ma la sostanza non cambia...
A me interessa più cosa fanno con i soldi miei.

--------------------
Ray, dove sta il limite?
Sta in quello che nel privato nuoce il pubblico.
Se un parlamentare sniffa cocaina, la cosa non mi aggrada, anche se poi diranno che è per aumentare le prestazioni.
Idem se la sniffa un chirurgo che deve operare me o altri.
Se la sniffa un negoziante ed io in quel negozio ci posso entrare o meno, chi se ne frega, contento lui/lei.... basta che per comprare la droga non rubi.
Esempi generici...
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Vecchio 16-06-2009, 23.22.42   #18
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Altri politici invece tengono un finto basso profilo, ma la sostanza non cambia...
A me interessa più cosa fanno con i soldi miei.

--------------------
La sostanza non cambia, è pur vero, ma ora si parlava di privacy o sbaglio?
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Vecchio 17-06-2009, 01.38.04   #19
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La sostanza non cambia, è pur vero, ma ora si parlava di privacy o sbaglio?
Si infatti, anche questi politici non sono contenti quando pur mostrando un profilo basso (fasullo) li beccano con tenori di vita elevati.

Ma onestamente.... se i soldi non li hanno rubati a me non è che interessano molto (per non dir nulla) i lussi ed i festini che possono permettersi.
Diverso è il discorso se ci sono prove che questi signori mantengono il loro tenore con bustarelle etc... (tra parentesi, qui lo dico e qui lo nego, se facessero un magna-magna ma dessero anche a me gli strumenti per vivere bene, come tutto sommato è stato fino agli anni 80 me ne fregherei anche delle loro bustarelle)

Comunque il pettegolezzo lascia il tempo che trova e la privacy non va violata dai giornalisti per vendere, pur salvaguardando il loro ed il nostro diritto di cronaca.
Io avrei il terrore se mi capitasse di essere infilato per sbaglio in qualche vicenda, per scrivere (o filmare) ti rovinano in due giorni, poi quando è appurato che le cose non erano corrette nessuno rettifica.

Ti dirò anche che francamente inizio ad essere stufo che ci debba essere una Striscia la Notizia (che tra l'altro non va più a caccia dei grandi, sempre i piccoli prende) perchè le autorità si rendano conto che nei ristoranti giravano additivi pericolosi (esempio eh)
Le autorità competenti devono fare il loro lavoro i giornalisti (Striscia poi non è neanche un giornale, sono comici) fare il loro, ed i comici la satira.

Invece siamo arrivati al punto che i comici fanno pubblica sicurezza e propaganda, i giornalisti fanno da magistrati, i magistrati fanno da governanti e i governi nella loro interezza (maggioranza ed opposizione) perdono tempo solo a litigare invece che a far qualcosa di buono
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Vecchio 17-06-2009, 09.28.10   #20
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Si infatti, anche questi politici non sono contenti quando pur mostrando un profilo basso (fasullo) li beccano con tenori di vita elevati.

Ma onestamente.... se i soldi non li hanno rubati a me non è che interessano molto (per non dir nulla) i lussi ed i festini che possono permettersi.
Diverso è il discorso se ci sono prove che questi signori mantengono il loro tenore con bustarelle etc... (tra parentesi, qui lo dico e qui lo nego, se facessero un magna-magna ma dessero anche a me gli strumenti per vivere bene, come tutto sommato è stato fino agli anni 80 me ne fregherei anche delle loro bustarelle)

Comunque il pettegolezzo lascia il tempo che trova e la privacy non va violata dai giornalisti per vendere, pur salvaguardando il loro ed il nostro diritto di cronaca.
Io avrei il terrore se mi capitasse di essere infilato per sbaglio in qualche vicenda, per scrivere (o filmare) ti rovinano in due giorni, poi quando è appurato che le cose non erano corrette nessuno rettifica.

Ti dirò anche che francamente inizio ad essere stufo che ci debba essere una Striscia la Notizia (che tra l'altro non va più a caccia dei grandi, sempre i piccoli prende) perchè le autorità si rendano conto che nei ristoranti giravano additivi pericolosi (esempio eh)
Le autorità competenti devono fare il loro lavoro i giornalisti (Striscia poi non è neanche un giornale, sono comici) fare il loro, ed i comici la satira.

Invece siamo arrivati al punto che i comici fanno pubblica sicurezza e propaganda, i giornalisti fanno da magistrati, i magistrati fanno da governanti e i governi nella loro interezza (maggioranza ed opposizione) perdono tempo solo a litigare invece che a far qualcosa di buono
Avrei voluto concordare su tutto ma poi ho rilletto alcune frasi e trovo che a me interessa che non rubino a prescindere se li abbiano rubati a me o meno, interessa vivere bene ma non a condizione che ci sia corruzione o malversazione...il bene comune non deve basarsi sulla corruzione di tutti i nostri politici, ci capisco poco ma in America, con la storia delle banche è avvenuto proprio questo...un finto benessere costruito su castelli di sabbia...
Per il resto concordo pienamente, destra e sinistra all'atto pratico hanno gli stessi difetti e non realizzano niente di buono....
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Vecchio 17-06-2009, 09.43.58   #21
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il bene comune non deve basarsi sulla corruzione di tutti i nostri politici, ci capisco poco ma in America, con la storia delle banche è avvenuto proprio questo...un finto benessere costruito su castelli di sabbia...
Non era quello che intendevo, ne aprirò un 3d (o riprenderò quello su mezzi e fini che mi pare c'era) perchè qui andremmo troppo fuori.
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Vecchio 17-06-2009, 10.47.09   #22
Sole
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A.S.
non ho ancora letto i post sotto Ray.

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Mi rendo conto che faccio un discorso un po' fastidioso, ma faccio un altro esempio col quale spiego anche perchè non sono d'accordo con Sole quando dice che non è giusto che in questo trattamento vengano coinvolti anche quelli che al personaggio pubblico stanno vicino. So di un assessore ai servizi sociali che ha un figlio portatore di handicap. Molti potrebbero ritenere che questo fatto renda l'assessore in questione ancor più capace di svolgere bene il suo lavoro in quanto ha una particolare conoscenza e sensibilità per la questione, ma molti potrebbero anche ritenere l'opposto, ossia che siccome è troppo coinvolto rischia di essere offuscato nei giudizi. Che sia l'una o che sia l'altra o che sia ancora diversa, certamente il fatto influisce sull'idea che mi posso fare della cosa e questo potrebbe influire sul voto che decido di dare.
Ovvio che mi si può dire che sapere di suo figlio non mi basta a sapere come lui a questa cosa reagisce, e c'è anche il rischio che io mi illuda di saperlo quando invece non lo so affatto, tuttavia è anche vero che il non saperlo per niente mi rende più difficile farmi un'idea reale della questione.
Non trovo il discorso fastidioso ma interessante perchè rispecchia la mancanza di fiducia che diamo a chi dobbiamo votare ma non solo, più in generale alle persone che frequentiamo nel quotiano. Abbiamo bisogno di sapere il suo vissuto per poter capire le intenzioni che muovono le azioni di questi. Credo che derivi da una sorta di: tu non mi freghi, sono io che ti controllo -che non è riferito al tuo vissuto.

Premetto che non ho una posizione radicale sulla cosa, quello però che noto è non possiamo come evoluzione attuale pensare di poter avere dei governanti o dei collaboratori pitagorici e allo stesso tempo non possiamo pensare di capirli nel profondo, così ci possiamo affidare al risultato delle azioni, ma è difficile e spesso non ci basta, per cui andiamo ad indagare il privato.
So che non è un discorso etico... ma è il risultato del male minore che alla fine ci deve interessare. Se l'assessore con il figlio handicappato realizza strutture per i disabili oltre che nella scuola del figlio anche in altre due tre, ci sto, un'altro avrebbe incassato i soldi dell'appalto e ne avrebbe fatta una e basta. Da questo punto di vista non è rilevante il figlio o meno ma le azioni.
Altro esempio che mi viene. Il vissuto personale di un uomo o donna pubblico è che ha abbandonato in mezzo alla strada moglie o marito. La storia viene fuori e tutti noi sappiamo dai giornali utopisticamente oggettivi che questa persona ha compiuto un gesto disumano. Tutti noi veniamo a sapere questo. Ma se invece ci fosse un'altra faccia e cioè che il personaggio pubblico vuole tutelare e difendere l'altro addossandosi tutto le colpe per il suo bene e che non facendo trapelare la notizia, essendo i giornali etici per cui non impiccioni del privato di un individuo, noi non verremo mai a sapere? Bisogna fidarsi della azioni compiute.

Voglio dire che noi non conosciamo le intenzioni che muovono le nostre azioni e di conseguenza non possiamo essere in grado di conoscere le reali intenzioni che muovono gli altri per cui dobbiamo affidarci alla realizzazione delle azioni, al curriculum di una persona, metterla alla prova sul campo, vedere come agisce ecc ecc. Il conflitto di interessi esisterà sempre in tutti, lo sappiamo bene più si ha potere o Potere e maggiore è il conflitto da combattere e a volte si scende a compressi.
In ogni caso basta indagare l'interesse pubblico di un personaggio per capirne le intenzioni.
Esempio eclatante: gli interessi degli Bush nel petrolio, che poi Bush junior fosse succube del padre e del fratello interessa per definirne il carattere, ma tanto dietro manovrava lo stesso ma a fermare il voto doveva essere l'interesse pubblico abbondantemente manifesto.

Posso contraddirmi e dire che esiste la possibilità che un convivente omosessuale si presenti come governante. In questo caso mi interessa la sfera privata perchè posso essere d'accordo o meno con lo sviluppo della politica sociale che intende portare avanti... ma esistono i programmi e anche qui le azioni precedenti, ho sempre basi pubbliche su cui fare riferimento.

Insomma anche io aspetto un motivo valido per interessarmi alla sfera privata in questo stato attuale dell'umanità.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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