Il motore dell'Universo. Vi sono un'infinità di correnti di pensiero che lo vedono da punti di vista diversi, se diamo un'occhiata alla
discussione già iniziata in forum possiamo averne un assaggio, ma è nulla in confronto a ciò che circola sul tema.
Iniziamo con il dire che noi siamo frutto di un desiderio, il desiderio dei nostri genitori, desiderio di avere una cosa realmente in comune, che questo sia successo con.... diciamo premeditazione, volontà forte, o come si dice "per sbaglio" comunque il loro desiderio fa si che noi siamo qui a parlarne.
Appena il loro desiderio si soddisfa nasciamo, anzi meglio, siamo concepiti, il loro desiderio si esaurisce (anche se alcuni parti continuano e si trasformano nel voler che cresciamo, siamo belli, bravi etc etc) e ce lo "regalano", ce lo passano, donano.... eh si perchè senza desiderio non viveremmo, se noi non desiderassimo vivere in pochissimo tempo il nostro corpo diventerebbe un ammasso informe di cellulle e via via.... insomma possiamo trovare mille nomi di malattie, patologie e chi più ne ha più ne metta ma volendo sintetizzare tutto si riduce alla fine del desiderio di vivere.
Qualcuno potrebbe pensare a quei casi di malattie in cui la persona da tutta l'idea di voler vivere, è vero, ma noi non siamo in grado di sapere se sotto sotto questa persona ha dei conflitti ben mascherati, non siamo in grado di quantificare se questa persona non ha desiderato vivere per molto, si potrebbe dire si è lasciata vivere, anche se apparentemente sembrava la più vitale di questo mondo, non possiamo sapere se quando accortasi della fine ha reiniziato a desiderare la vita veramente ormai fosse consumata.
Senza desiderio saremmo all'età della pietra, è desiderando il calore di una casa che abbiamo iniziato a costruirne, è desiderando di piacere ad altri che abbiamo iniziato a vestirci, abbigliarci e creato ciò che siamo oggi. Ci sono lati positivi ed altri no, il desiderio di vivere, quando presente parte da dentro, il desiderio di piacere ad altri no, è indotto, non è nostro, ci attraversa come un dardo.