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Ermopoli
L'antica città della conoscenza |
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26-10-2008, 01.50.35
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#1
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Conosce ogni vicolo
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
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La morte sua
Si dice qunado una cosa incontra un elemento che ne esalta al massimo il potenziale e le qualità.
La morte sua... la cosa muore.
E' interessante come la morte viene associata nei detti popolari a qualcosa che si esprime al massimo, di più non può.. muore.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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26-10-2008, 11.15.21
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#2
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
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Secondo me si ricollega anche al detto che quando qualcosa ci piace da morire e la facciamo, qualcuno ti dice : ecco ora puoi anche morire, nel senso che hai raggiunto lo scopo della tua vita, quindi puoi pure morire.
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26-10-2008, 11.52.33
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#3
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E' praticamente nato/a qui
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
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Secondo me quando dico è la morte sua: vuol dire che in quel momento quella cosa unendosi all'altra non è più quello che era diventa un tutt'uno con l'altra cosa, muore lei ma ne nasce un'altra con le caratteristiche di entrambe.
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ORDINE RITMO ARMONIA
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26-10-2008, 19.44.38
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#4
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
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Questo detto lo sento in genere in riferimento al cibo.. è un po' come il "cacio sui maccheroni", quando due ingredienti si incontrano e si avvicinano alla perfezione possono morire.. essere mangiati nel caso del cibo, prima è un peccato.. romanticamente assocerei i due ingredienti al maschile/femminile nell'umano quando si integrano perfettamente l'uomo puo' morire, prima è un peccato, non ha sfruttato al massimo le sue potenzialità.
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26-10-2008, 21.12.36
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#5
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Cittadino/a Emerito/a
Data registrazione: 24-01-2006
Messaggi: 2,100
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Provo a dare un'interpretazione, nella morte il corpo è reso completamente alla terra, così l'affermazione "la morte sua" indica che quell'ingrediente è reso completamente al suo scopo.
Quindi "la morte sua" intesa come la massima possibilità di realizzare lo scopo a cui è utilizzato. Nella morte infatti tutto il corpo è restituito a madre terra, nulla è portato nell'aldilà se non (in parte o per nulla) l'anima, il non-corporeo.
Infine direi che quando un elemento esalta al massimo il potenziale e le qualità, ovvero utilizza tutto se stesso per quello scopo (e non ne rimane nulla) raggiunge il massimo del suo utilizzo e quindi è "la morte sua".
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